giovedì 13 settembre 2007

I Parlophones e l'Acoustic Band


È nel 1997, dopo un-improvvisata jam Beatlesiana in un locale della zona Prati, il Penny Lane, che entrai in contatto con Salvo Pettinato, avvocato di fama e chitarrista-cantante, che mi invitò a partecipare ad un suo progetto musicale con il batterista Fabrizio Cugia ed il bassista Mario Ugolini dedicato al 100% ai Beatles: i 'Parlophones'. Non è questo il blog dei Parlophones e non vi racconterò le vicende di questo gruppo, per altro molto belle ed avventurose, ma la citazione del ritorno sulle scene musicali mi serve per introdurvi quello che sono gli epigoni della vicenda 1%. Infatti nell'ambito delle rassegne musicali beatlesiane organizzate dall'ente no-profit BeatleCharity, formai un gruppo totalmente unplugged con un altro chitarrista cantante, l'ex collega della Cathay Pacific Giancarlo Landolfi, e Adriano al basso a 5 corde acustico. All'inizio adottammo il nome di 'Three Cool Cats' (citazione di un pezzo che i proto-Beatles suonavano ai tempi del Cavern e ad Amburgo) e ci cimentavamo nel riarrangiare pezzi dei Beatles in versione acustica. Arrivammo a suonare cose come 'Penny Lane', 'Fool on the Hill', 'Honey Pie', 'Here There and Everywhere', 'When I'm sixy-four', 'Across the Universe' o 'Another Day', tra gli altri. Una volta all'Alpheus mi ricordo che suonammo con il pianista Bernardo Amato una bella versione di 'I'm the Walrus'.


Però la voglia di suonare anche altre cose ci porto ad allontanarci dall'etichetta di cover band dei Beatles e così, pur continuando a suonare sempre qualche canzone del quartetto di Liverpool, fondammo la 'Onepercent Acoustic Band'.

Nella foto in alto Gianca in azione.

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