giovedì 13 settembre 2007

I soprannomi e la strumentazione (ascolta Kansas City)


I tempi cambiavano e cambiavano anche i soprannomi. Oltre a Zak e Kakós, Andrea era diventato Duracell, per le sue doti di resistenza durante le prove chilometriche, Adri era a tutti gli effetti Woodie, data la somiglianza con il personaggio di Schultz. Cambiava anche la strumentazione del gruppo: io, oltre alla già citata Gibson 335, preso dall’entusiasmo, acquistai prima una Ovation 1621, poi una Gibson ES-175 originale del 1953, quindi un Fender Twin 100W ed un sistema wireless della Samson. Adri comprò dall’ex-compagno di Andrea al militare e bassista del gruppo ‘3Maniacs’, il già citato Gianni Rossi, il miglior basso di allora che producesse l’Ibanez, il Musician MC924. Il Kakòs possedeva una Tama rossa con piatti Paiste, Zildjian e Tosco. Della strumentazione di Umberto già ho parlato prima.
Da menzionare un'esibizione del 1989: la festa di Quarto Miglio, sotto gli archi dell’acquedotto romano. Davanti ad una audience dall’età media di 70 anni e dai gusti musicali più prossimi ad Alvaro Amici che ai Blues Brothers, suonammo tutto il nostro repertorio. Non contenti, alla fine, durante la gara canora che si svolgeva sul palco dopo il nostro concerto, improvvisammo un quartetto vocale stile ‘pecorari sardi’ al quale si aggregò un sacco di gente. Fu uno dei momenti più divertenti che ricordo di quel periodo.
Nella foto in alto la Gibson ES-175 del 1953, sotto Adri con l'Ibanez Musician.

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